Regionali 2024: i candidati della provincia di Modena

– “Una proposta forte, autorevole, competitiva, in grado di rappresentare al meglio la comunità modenese del Pd, caratterizzata dalla forza dell’esperienza e la capacità di innovazione”: così il segretario della Federazione del Partito Democratico della provincia di Modena Stefano Vaccari ha commentato la lista definitiva degli 8 candidati che rappresenteranno la squadra di nomi del Partito Democratico modenese per l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Votati all’unanimità dalla segreteria e nel corso della direzione provinciale dello scorso 7 ottobre, i nomi sono:

Stefania Gasparini (47 anni), già assessora e vicesindaca del Comune di Carpi, nonché presidente della Commissione nazionale di garanzia del Pd, che sarà capolista,

Susan Baraccani (26 anni), consigliera comunale a Pavullo nel Frigano, Presidente dell’assemblea provinciale del PD e componente del direttivo provinciale dei Giovani Democratici,

Maria Costi (64 anni) già sindaca di Formigine per due mandati,

Ludovica Ferrari (41 anni) già assessora del Comune di Modena per due mandati,

Gian Carlo Muzzarelli (69 anni), già sindaco di Modena per due mandati e prima Assessore regionale,

Paolo Negro (51 anni), capogruppo del Gruppo ‘Liste Civiche – PD’ nell’Unione dei Comuni della mia Bassa Modenese

Alberto Rinaldi (62 anni), professore associato presso il Dipartimento di Economia di UNIMORE e membro della Segreteria provinciale del Pd e

Luca Sabattini (46 anni), consigliere regionale nel corso delle ultime due legislature.

“Questi nomi – continua Vaccari – sono frutto di un percorso di dialogo e partecipazione durato settimane, condiviso con tutti i territori e i circoli del Pd, dal quale sono emersi anche contribuiti programmatici che la Segreteria provinciale ha inviato al candidato presidente Michele de Pascale.

Una lista che, se da un lato rappresenta lo spirito unitario della segretaria Schlein e del presidente Bonaccini, insieme testimonia della capacità di esprimere il pluralismo che lo rende autenticamente democratico, e in grado di rappresentare al meglio tutte le componenti della società modenese.